Ogni lunedì in seconda serata

 

4 SETTEMBRE
Santi martiri di Otranto svelato il mistero del cranio bucato
Il programma ripercorre la storia e la vicenda dei santi Antonio Primaldo e compagni martiri, conosciuti come Martiri di Otranto: sono gli 813 abitanti della città di Otranto uccisi il 14 agosto 1480 dai Turchi guidati da Gedik Ahmet Pascià, per aver rifiutato la conversione all’Islam dopo la caduta della loro città. Sono stati beatificati il 14 dicembre 1771 da papa Clemente XIV e canonizzati il 12 maggio 2013 da papa Francesco.

11 SETTEMBRE
La storia dell’immagine della “Madonna calpestata”
La storia dell’immagine della “Madonna calpestata” di Qaraqosh: icona venerata da Papa Francesco in Iraq.

18 SETTEMBRE
Athletica Vaticana
I volti e le storie degli “atleti di Dio”, gli sportivi dell’ Athletica Vaticana, la polisportiva della Santa Sede. “È un errore pensare che lo sport sia semplicemente- ha commentato il Cardinal José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione –  attività fisica. Noi dobbiamo guardare la persona nella sua forma integrale. Siamo sempre corpo e anima insieme”

25 SETTEMBRE
L’incredibile storia di Panacea, la “Cenerentola” dei beati
Molto venerata nella Valsesia (Novara), il nome della beata Panacea deriva dal greco panakeia, ossia colei “che rimedia a tutto”.
La storia di questa bambina della provincia di Vercelli, vissuta nella seconda metà del ‘300, è molto simile a quella di Cenerentola: Panacea ha quindici anni quando, nel 1383, viene uccisa dalla perfida matrigna.
La povera bambina subisce i maltrattamenti da parte della matrigna, invidiosa della bellezza e della bontà d’animo della figliastra, alle quali risponde con il perdono e la mitezza. La donna non sopporta soprattutto la religiosità di Panacea e un giorno le strappa di mano il Rosario, rompendolo, e picchia la bambina. Quando la perfida matrigna si accorge che Panacea ricostruisce il Rosario con una corda, la picchia ancora di più lasciandola svenuta.
Panacea ha dieci anni e ha il compito di custodire il gregge di proprietà della famiglia. Intanto la matrigna dà alla luce una bambina che cresce goffa e maleducata. Così la sua invidia per la dolce e graziosa Panacea si riaccende. A quindici anni Panacea è molto amata per la sua bontà e la sua fede religiosa. Ecco, però, accadere l’irreparabile. La matrigna, un giorno, trova il gregge incustodito e la giovane intenta a pregare. In un impeto di rabbia la colpisce a morte. La donna, colta subito dal rimorso, si uccide. Panacea viene sepolta nella città di Ghemme (Novara) città di cui è patrona. La devozione popolare attorno alla figura della beata accresce sempre più.
È protettrice delle colline, della campagna e degli ammalati di epilessia. Impressionato dalla vicenda, il patriota Silvio Pellico (1789–1854), autore de Le mie prigioni, scrisse un libro sulla sua storia.

2 OTTOBRE
Fuggire da guru e santoni
Le storie di chi è rimasto intrappolato in gruppi pseudoreligiosi e fugge da guru e santoni.

Focus sulla terribile storia del “massacro di Shakaola” in Kenia, dove operava la “setta del digiuno” fondata da due pastori autoproclamati, Paul Mackenzie Nthenge e il suo presunto complice, Ezekiel Odero.
Il digiuno forzato sarebbe dovuto servire a “vedere Gesù”, e centinaia di persone ora si chiedono cosa sia successo ai loro cari. Il pastore Mackenzie avrebbe persino convinto i suoi fedeli che il mondo sarebbe finito a giugno del 2023.

9 OTTOBRE
Medjugorje 42 anni dopo     

25 Settembre 2023