Salario minimo, Sbarra (Cisl): “No a definizione per legge. Serve partecipazione gestionale”
Il segretario generale della Cisl ospite a Tv2000: “Si rischia esplosione lavoro nero e sommerso. I tempi sono maturi per applicare l’art.46 della nostra Costituzione che assicura il diritto alle persone di collaborare, di condividere gli indirizzi, le gestioni gli utili delle proprie aziende”
“La nostra proposta di legge presenta 4 grandi aree: partecipazione gestionale, economica-finanziaria, organizzativa, consultiva. La partecipazione oggi incrocia tutte le grandi sfide che il paese ha davanti. Con la partecipazione tutti ci guadagnano: lavoratori, imprese, territorio”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ospite della prima puntata di ‘Pani e Pesci, l’economia del Vangelo’ in onda su Tv2000 sabato 7 ottobre ore 15.15. Il dibattito sul salario minimo anima la politica e divide il mondo sindacale. La Cisl è contraria all’ipotesi della definizione per legge di una soglia minima oraria per le retribuzioni dei dipendenti. Nell’intervista Sbarra spiega le ragioni e la controproposta.
“La nostra preoccupazione sull’indicazione di una cifra nella legge – ribadisce Sbarra – nasce da possibili rischi: un’esplosione del lavoro nero e del sommerso, nei settori caratterizzati da economia povera, una contrazione verso il basso delle retribuzioni medie e anche la possibilità che molte aziende decidano di uscire dalla applicazione dei contratti. Ecco perché pensiamo che indicare una cifra fissa per legge altro non è che ingessare, indebolire, condizionare il ruolo delle parti sociali e lo sviluppo ulteriore della contrattazione collettiva. La vera urgenza – sottolinea Sbarra a Tv2000 – oggi è rinnovare i contratti alla scadenza non è un caso se la povertà retributiva la registriamo in 4-5 contratti che non riusciamo a rinnovare da 8-10-12 anni. Creiamo le condizioni perché la contrattazione collettiva venga assicurata alle lavoratrici e ai lavoratori”.
“Noi dobbiamo aprire in questo Paese – conclude il segretario generale della Cisl a Tv2000 – una fase di rigenerazione del rapporto fra capitale e lavoro, fra impresa e lavoratore tanto più possibile partecipativa, con scelte condivise. Ecco perché i tempi sono maturi per applicare l’art.46 della nostra Costituzione che assicura il diritto alle persone di collaborare, di condividere gli indirizzi, le gestioni gli utili delle proprie aziende”.
‘Pani e pesci. L’economia del Vangelo’, con Luigino Bruni, economista della Lumsa di Roma e co-fondatore della Scuola di Economia Civile, e la partecipazione dell’attore Cesare Bocci. Conduce Eugenia Scotti. Sei puntate. Realizzato in collaborazione con la Scuola di Economia Civile.
Dal 7 ottobre su Tv2000, ogni sabato alle ore 15.15
6 Ottobre 2023