Andrea Sarubbi

Dopo i fallimenti degli ultimi anni, la comunità internazionale si ritrova a Dubai per la COP28: l’ennesima occasione – forse l’ultima – di dare un segnale concreto nella lotta al cambiamento climatico. È questo il tema di Today, l’approfondimento di Tv2000 sull’attualità internazionale condotto da Andrea Sarubbi, in diretta alle 15.15 di sabato 2 dicembre.

 

Fino all’ultimo momento, quando è arrivato l’invito dei medici a non lasciare il Vaticano, Papa Francesco aveva sperato di essere a Dubai, per incontrare i leader mondiali e sensibilizzarli sulla crisi ambientale: questa COP 28, ospitata per la prima volta da un Paese grande produttore di petrolio, è infatti un’occasione importante per cambiare rotta, dopo anni di impegni non mantenuti da parte della comunità internazionale. Il clima ha conseguenze non solo ambientali, ma anche economiche, sociali e politiche: dalle isole Fiji, il reportage di Craig Recaussel racconta come l’innalzamento del mare abbia sommerso i villaggi costieri e costretto intere comunità ad abbandonarli; dal Kenya, il documentario di Moses Thuranira e Andrew Brown – vincitore nella sezione documentari al Tribeca Film Festival – mostra il conflitto fra le tribù di pastori del Kenya per accaparrarsi le risorse che la siccità prolungata ha reso ormai insufficienti per tutti. Arricchiscono il dibattito testimonianze dal Cile, dal Bangladesh e dalle Filippine. In studio, con Andrea Sarubbi, approfondisce questi temi Letizia Palmisano, giornalista e divulgatrice, esperta in tematiche ambientali.

 

L’apertura della puntata è dedicata all’attualità: la crisi ambientale sta avendo infatti un impatto forte sui prezzi del cibo, sulla sua produzione e sulla stessa fame nel mondo, che negli ultimi anni riguarda un numero crescente di persone. Ne parla. In collegamento, Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia.

 

Anticipazione 9 dicembre

Donne iraniane: un nobel al coraggio 

Con la rivolta scoppiata a settembre 2022, le donne iraniane sono diventate un simbolo in tutto il mondo. Il premio Nobel per la pace 2023 va proprio a un’attivista iraniana, Narges Mohammadi. Che però non potrà ritirarlo a Oslo, nella cerimonia di domenica 10 dicembre, perché da 7 anni sta pagando le proprie battaglie con il carcere.

 

30 Novembre 2023