Greek police relocate refugees and migrants from Idomeni campRoma, 24 maggio 2016 – Nel campo di Idomeni “anche la Caritas non è potuta entrare. La Polizia non ha permesso l’ingresso a nessuna ong. Il campo era diventato qualcosa di insopportabile, una bomba ad orologeria. Troppa gente in poco spazio. Le condizioni igienico-sanitarie erano assolutamente precarie e una semplice febbre o infezione sarebbe potuta diventare pericolosa e virale. Per fortuna è iniziata l’evacuazione”. Lo ha detto il coordinatore Caritas Grecia nel campo di Idomeni, Rino Pistone, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando lo sgombero del più grande campo profughi d’Europa nel confine tra Grecia e Macedonia.

“Non c’è nessuno – ha aggiunto Pistone  – che informa i profughi, neanche sul diritto d’Asilo. Ho ricevuto un report dall’Alto Commissariato per i rifugiati con i criteri di chi può fare richiesta d’Asilo in Grecia: c’erano ragazzi sotto i 18 anni, donne incinte, donne senza marito con bambini però non erano informati su questo. L’Alto Commissariato è un po’ assente da questo punto di vista”.
“I profughi – ha concluso Pistone – saranno ridistribuiti nei campi nelle vicinanze di Salonicco, nel Nord della Grecia. I profughi sognano però di andare in Germania”.

 

24 Maggio 2016