Libri: 'Renzo Arbore. E se la vita fosse una jam session'Roma, 16 giugno 2016 – “Si è vociferato di un film di Pietro Valsecchi con me e Zalone nei panni di un padre e di un figlio. Se andasse in porto mi farebbe piacere”.  Lo ha detto Lino Banfi in un’intervista a ‘Effetto Notte’, il rotocalco di informazione cinematografica di Tv2000 condotto da Fabio Falzone in onda domani, 17 giugno, alle 22.50, con una puntata speciale dedicata al Festival di Taormina.
Per Banfi il segreto di una carriera lunga più di cinquant’anni è la credibilità: “Cerco di fare il mio lavoro più o meno bene, faccio ridere, faccio commuovere ma, a parte la carriera, ho creato un castello di credibilità, un matrimonio vero, con la stessa persona, che dura da 54 anni e un mandato da ambasciatore Unicef rinnovato: ciò significa che se dico una cosa la gente ci crede” e ”se si vuole essere credibili, come comici, bisogna anche saper commuovere”.
A poco meno di un mese al suo ottantesimo compleanno, l’attore pugliese, ricorda di essere in buona compagnia: “Siamo ‘i quattro B’ a compiere 80 anni: Baudo, Banfi, Berlusconi e Bergoglio”. Pochi giorni fa gli è stato riconosciuto il “Superciak” d’oro come personaggio dell’anno e ironizzando sull’ “essere grassottelli” come trucco per mantenersi in forma ha ricordato la giovinezza trascorsa in seminario: “Da un lato dico che mi è stata amputata la giovinezza, avevo 11 anni, e c’era la guerra. Ma mi ha formato moltissimo. E’ durato cinque anni, e non mi sono mai pentito. Poi capirono che la mia vocazione è far ridere. Che è bella anche quella”.

16 Giugno 2016