Risparmiatore suicida, don Enrico Torta: “Salvare banche e non persone è bestemmia”.
Roma, 16 giugno 2016 – “Salvare le banche e non le persone è una bestemmia. Le persone vengono prima dei soldi e una banca vada pure in fallimento”. Così don Enrico Torta, presidente delle Associazioni Soci Banche Popolari Venete, da anni in prima linea al fianco dei piccoli risparmiatori travolti dal fallimento delle banche, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000 ha commentato il suicidio di un pensionato in provincia di Vicenza che aveva perso i risparmi con il crollo delle azioni della Popolare di Vicenza.
“Mi domando chi risponderà di questi suicidi ? – ha aggiunto don Enrico Torta – Sono persone che hanno una fragilità fisica o psicologica che davanti alla truffa sui sacrifici di una vita si trovano davanti un muro d’oscurità in cui perdono la testa. Davanti a questa realtà i prossimi mesi saranno disastrosi, aspettiamo che si uccidano decine di persone ? Aspettiamo che la gente vada in manicomio o che le famiglie vengano ridotte ad un abbattimento morale tale da non avere più la forza di sorridere ?”.
“Sono migliaia – ha proseguito don Torta – le persone che hanno ricevuto questo furto. E chi ruba ha il dovere morale di poter ridare i soldi che sono stati rubati. Questo problema deve essere risolto perché potremmo anche trovarci davanti a situazioni di cui vergognarci”.
16 Giugno 2016