Quake: No more missing in MarcheRoma, 26 agosto 2016 – “Ci dedichiamo al controllo del territorio, facciamo vigilanza e sorveglianza in punta di piedi e nella maniera più discreta possibile perché il nostro è più che altro un messaggio di vicinanza allo Stato italiano, una forma di ringraziamento per quello che l’Italia fa per il Papa e il Vaticano”. Lo ha detto il vice commissario della Gendarmeria Vaticana, Fabio Vagnoni, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, che coordina la piccola squadra di sei uomini inviati da Papa Francesco nei luoghi colpiti dal terremoto per manifestare la vicinanza alla popolazione.

“Si continua a lavorare incessantemente – ha aggiunto Vagnoni – per estrarre purtroppo le vittime ma anche alcuni superstiti come è accaduto per due bambine. C’è una situazione pesante, stiamo in una tendopoli allestita dalla Protezione Civile con la quale abbiamo collaborato per l’allestimento e dove ci sono molte persone che vivevano qui e che ora sono palesemente scosse”.
“Siamo la testimonianza – ha concluso Vagnoni – del piccolo gesto del Santo Padre di vicinanza alle famiglie delle vittime e ai soccorritori. Non abbiamo un limite temporale, valuteremo nei prossimi giorni la nostra permanenza per quanto si protrarrà. Non abbiamo posto un limite, resteremo qui finché la nostra presenza sarà utile. C’è un forte senso di solidarietà e vicinanza alle vittime di questo disastro terribile”.

26 Agosto 2016