Demonstration in Brenner border line from Italian partRoma, 8 settembre 2016 – “I muri non fermeranno gli immigrati. Abbatterli è una necessità importante per la crescita e lo sviluppo dell’Europa”. Lo ha detto il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Giancarlo Perego, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la decisione della Gran Bretagna di finanziare la costruzione di un muro a Calais per bloccare il cammino di migliaia di migranti.

“Tutte le volte che abbiamo creato muri – ha aggiunto mons. Perego – li abbiamo dovuti successivamente abbattere perché erano un segno di divisione grave che impoveriva entrambi le popolazioni divise dal muro: l’ultimo abbattimento è stato quello del 1989 che ha generato la nuova ricchezza della Germania”.
“Il muro a Calais – ha proseguito mons. Perego – è un altro segnale di un’Europa che sta perdendo un principio fondamentale della sua istituzione: la libertà di movimento. Viene forte rinnovare l’invito fatto da Papa Francesco sull’impegno della tutela dei diritti umani che non può essere un’utopia per l’Europa ma qualcosa di fondamentale. E’ necessario superare la preoccupazione per la sicurezza e creare le condizioni per una nuova inclusione e integrazione sociale nel contesto europeo. E questo non chiede assolutamente muri”.
La costruzione di muri, ha concluso mons. Perego, determina “la crescita del 30% dei costi del trasferimento delle merci. E’ uno spreco di risorse importanti che invece potrebbero essere impiegate per costruire progetti d’inclusione, integrazione e accompagnamento sociale”.

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8 Settembre 2016