+ Bagnasco,senza etica pubblica non si fanno buone leggi +Roma, 15 settembre 2016 – Il Congresso “non è una convention, ma quello che la parola nel suo originale significato vuol dire: congregare vuol dire mettersi insieme per uno scopo, per un ideale”. Lo ha detto presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco, in occasione del XXVI Congresso Eucaristico nazionale a Genova nell’intervista a ‘Soul’, il programma-intervista di Tv2000 condotto da Monica Mondo in onda sabato 17 settembre 2016 alle 12.15, 16.15 e 20.30.

“Essendo l’anno giubilare, il tema dell’eucaristia – ha aggiunto il card. Bagnasco – è legato al tema della misericordia,  è il sacramento della presenza reale del signore, possiamo dire è il volto sacramentale della misericordia di Dio. Un sacramento è un segno efficace, non è un simbolo. La bandiera italiana è un simbolo, ma non è una realtà, il sacramento è un segno visibile, come il pane nell’eucaristia, come il vino, come gli sposi nel matrimonio, un segno visibile che rende presente una realtà invisibile, che è Cristo nell’eucaristia come corpo donato”.
“Papa Francesco – ha proseguito il card. Bagnasco – ci mette in guardia dall’avere troppa fiducia nelle nostre opere umane, seppure buone e ammirevoli, ma non è questo che salva, non è questo che fonda la Chiesa. Non scaturisce da un progetto di 12 persone che si sono messe insieme e hanno inventato la Chiesa, sarebbe già fallita dopo tre giorni, ma nasce dalla presenza di Cristo che ci chiama, ci congrega, attorno a lui: ecco perché il Congresso”.
“Oggi – ha concluso il card. Bagnasco – si risveglia il senso religioso, ma attenzione, perché il sentimento del religioso non è la fede cristiana. Un conto è credere ed essere attratti misteriosamente da un’alterità, del divino, e questa è una cosa buona.  Ma la fede cristiana è l’incontro con la persona di Cristo, Dio fatto uomo, è un’altra cosa. La prima a mio parere sta crescendo, e secondo me questo è dovuto in parte almeno all’appiattimento morale che vediamo in giro, al vuoto culturale in cui respiriamo, e questo vuoto è tanto più evidente tanto più il cuore dell’uomo sente la nostalgia di un’alterità, di un mistero ulteriore. È la fede che deve crescere”.

15 Settembre 2016