mons-lazzarotto-nunzio-israeleRoma, 29 settembre 2016 – Shimon Peres era “una persona resa saggia dalla lunga vita concessa da Dio”. Lo ha detto il Nunzio apostolico in Israele, mons. Giuseppe Lazzarotto, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, nel ricordare l’ex presidente israeliano alla vigilia dei funerali di Stato che si celebreranno domani a Gerusalemme.

“Si poteva percepire in lui – ha ricordato il Nunzio – l’atteggiamento tipico di una persona che aveva avuto una lunga esperienza della vita. Una persona che certamente ha sofferto e lottato, si è impegnata con sincerità soprattutto nell’ultima fase della sua vita. Peres si è impegnato in favore del dialogo e della pace per questo gli fu conferito il Premio Nobel”.
Mons. Lazzarotto ha poi raccontato un retroscena dell’incontro in Vaticano avvenuto nel 2014 tra Shimon Peres, Abu Mazen e il Papa che “nacque da un’idea del presidente Peres. Il Papa accolse immediatamente questa proposta. Era desiderio di Peres che l’incontro avvenisse in Terra Santa a Gerusalemme durante la visita del Papa. Questo non fu possibile per diverse ragioni. Così il Papa offrì la ‘sua’ casa in Vaticano. Così nacque quell’incontro che fu, per espresso desiderio del Papa, di preghiera. C’era un’intenzione ben precisa del Santo Padre: allargare gli orizzonti e trovare una dimensione diversa per la strada verso la pace che non fosse solamente politica” ma che tenesse conto “dei desideri che nascono dal cuore. La pace secondo il Santo Padre non si poteva costruire solo fidandosi di elementi strettamente politico-tecnici ma era necessario guardare oltre”.

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30 Settembre 2016