Unesco: ok a risoluzione su luoghi sacri GerusalemmeRoma, 21 ottobre 2016 – “Non è possibile strumentalizzare la storia, la cultura e la religiosità per qualunque tipo di fine”. Lo ha detto Vincenzo Buonomo, docente di Diritto Internazionale dell’Università Lateranense, tra gli esperti di fiducia della Santa Sede sulle questioni internazionali, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la risoluzione dell’Unesco sui luoghi santi del Medio Oriente.

“I testi emanati da queste organizzazioni internazionali – ha aggiunto Buonomo – vanno letti tutti dall’inizio alla fine. Non è possibile una lettura a ‘menù’. E’ evidente il fatto che sia stato letto un paragrafo e non l’intera struttura. E l’ uso strumentale è dato dal fatto che nella stessa risoluzione c’è riferimento ad altri due luoghi cari alle tre religioni. Mi riferisco alla Tomba di Rachele e alla Tomba dei Patriarchi. Lì si utilizza la doppia denominazione”.
“In un contesto internazionale come è l’Unesco – ha proseguito Buonomo – in cui gli Stati sono chiamati a creare coesione, la mancanza di un riferimento identitario importante non è un elemento di coesione ma contrapposizione. In quell’area la forte caratterizzazione di un conflitto, che non tende in alcun modo a limitarsi ma si espande nelle vicine aree, per poter essere affrontato e superato ha bisogno di coltivare i germi e i semi più piccoli della coesione tra popoli caratterizzati da una diversa identità e visione”.

 

21 Ottobre 2016