umberto-rapettoRoma, 10 gennaio 2017 – “Non c’è un vero e proprio mandante, il dossieraggio è un fenomeno diffuso, purtroppo i protagonisti di questo crimine non sono soli nello scenario. Non è un’operazione mirata a scadenza ma qualcosa che viene mandata a segno sapendo che poi ci sarà qualcuno interessato a conoscere determinati segreti”. Lo ha detto l’esperto informatico e fondatore del Gruppo anticrimine tecnologico della Guardia di Finanza, Umberto Rapetto, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000 commentando l’inchiesta ‘Eye Pyramid’ sul cyberspionaggio che ha portato all’arresto di due persone.

“Siamo di fronte – ha aggiunto Rapetto – ad un caso classico della nuova frontiera dello spionaggio. Bastano poche istruzioni maligne per contaminare un computer non adeguatamente protetto facendolo diventare il complice dei malfattori. Il computer così riesce a trasferire documenti, file, informazioni a chi ha congeniato questo sistema che accumula informazioni e crea dossier che troveranno una collocazione particolarmente interessante sul mercato”.
“Questo fenomeno – ha proseguito Rapetto – può lasciare sbalorditi per la portata e la caratura dei soggetti coinvolti ma non ci deve stupire perché queste sono le nuove frontiere. E la mancata educazione a proteggere i nostri dati porta a situazioni così eclatanti. Il mercato richiede costantemente soggetti etichettati come hacker che altro non sono che criminali capaci di dribblare ogni protezione. Questo incide sulla politica, economia, finanza e sul nostro vivere quotidiano”.

 

10 Gennaio 2017