Fausto Bertinotti Tv2000Roma, 26 gennaio 2017 – “Con il 44% dei giovani disoccupati cosa ci faccio con la stabilità di governo ? Abbiamo fatto delle leggi che hanno ottimizzato e messo al centro il tema della governabilità a scapito del consenso, senza chiedersi come risolvere i problemi della gente. Con l’indicazione del 40% la Consulta fa un’operazione delicata dicendo alla politica di fare il proprio mestiere trovando le aggregazioni”. Lo ha detto l’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ospite di ‘Avanti il prossimo’ il talk show di Tv2000 condotto da Piero Badaloni, commentando la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge elettorale ‘Italicum’.

“Il 40% – ha aggiunto Bertinotti – è un premio ambito perché se lo raggiungi hai fatto tombola. La Consulta dice infatti alla politica ‘fate in modo di mettervi insieme’”.
“Non si possono imputare ai sistemi elettorali, per quanto incomprensibili, indecifrabili o pasticciati, – ha proseguito Bertinotti – delle responsabilità che non li toccano in prima persona perché siamo di fronte a una crisi drammatica della politica e a un distacco radicale e profondo tra le classi dirigenti di un Paese e un popolo che le rifiuta”.
“Siamo di fronte – ha aggiunto Bertinotti – ad una defezione totale della politica rispetto alla legge elettorale. E’ dovuta intervenire la Corte, perché il Parlamento italiano si è rivelato incapace di mettere mano ad una riforma elettorale”.
“Vorrei ricordare – ha sottolineato Bertinotti – che poco tempo fa gli italiani sono andati al voto e con il 60% hanno detto che la Riforma Costituzionale era inaccettabile. Ma questo voto dice anche che gli italiani pensano che le politiche dei governi, in quest’ultimo periodo, siano portatrici di grandi guai. Può essere un’occasione per ripartire ma da dove ?”.
“La sentenza della Consulta – ha concluso Bertinotti – è contraddittoria. Interviene in maniera chirurgica dicendo che ‘si può andare al voto subito con la nostra delibera’. Sembra quasi un incoraggiamento. L’omogeneità dei sistemi elettorali tra Camera e Senato si può fare rapidamente. La Consulta con questa sentenza ha detto che dal punto di vista giuridico si sarebbe potuto votare per la Camera e per il Senato. Questa disposizione introduce il proporzionale ma contemporaneamente sventola un drappo degli ultimi 25 anni: quello della governabilità”.

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26 Gennaio 2017