Caravaggio, Bindi: “Nuovi elementi su furto tela. Magistratura riapra inchiesta”
Presidente Commissione Antimafia al Tg2000: “Collaboratore giustizia ci ha rivelato che l’opera probabilmente è stata venduta da Badalamenti ad un acquirente in Svizzera. Ricercare capolavoro è modo per riscattare ferita di Palermo”.
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“C’è un collaboratore di giustizia importante Mannoia – ha aggiunto la Bindi – che addirittura a Falcone dirà che l’opera era andata distrutta mentre l’altro collaboratore di giustizia Grado, che era appunto una delle persone molto vicine a Badalamenti, ci ha detto che quando Badalamenti venne a conoscenza che certi ragazzi, dei balordi, si erano impossessati di quest’opera d’arte se la fece consegnare e riuscì a mettersi in contatto con un importante acquirente proveniente dalla Svizzera”.
“Le mafie impoveriscono l’Italia da tutti i punti di vista – ha proseguito la Bindi – e come tali vanno combattute. Non c’è aspetto della nostra vita che non sia in qualche modo inquinato dalla loro presenza. Ricercare quella opera meravigliosa che è considerata tra le principali 10 opere artistiche al mondo, di cui non solo noi siamo alla ricerca, è un modo per riscattare anche la ferita che soprattutto ha avuto la città di Palermo, la quale è stata privata di grandi magistrati, grandi politici ma anche di una grande opera d’arte”.
“La tela – ha concluso la Bindi – ha un grande valore spirituale e per questo abbiamo consegnato una copia a Papa Francesco quando abbiamo avuto il grande regalo di essere ricevuti in Vaticano. Immediatamente Papa Francesco ha riconosciuto il dipinto e ci ha detto ‘Ma questo è un Caravaggio’”.
10 Febbraio 2018