Migranti, arcivescovo Addis Abeba: “Europa nega proprie radici cristiane”
Il cardinale etiope Souraphiel a Tv2000: “La grande sfida per l’Europa è accettare gli stranieri. Anche gli europei sono emigrati in tutto il mondo. Intesa con Eritrea ? Spero Etiopia possa diventare modello di rispetto tra gli uomini e capitale dell’Africa”
Roma, 21 gennaio 2019. “L’Europa sta negando le proprie radici cristiane”. Lo ha detto l’arcivescovo di Addis Abeba, card. Berhaneyesus Demerew Souraphiel, in un’intervista sl Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la questione migranti nel Mediterraneo.
“Anche gli europei – ha sottolineato il cardinale etiope – sono emigrati in tutte le parti del mondo. Bergoglio è andato in Argentina e lo hanno accolto. Poi lui è tornato qui e oggi è Papa. Francesco è un grande esempio per tutti, lavando i piedi agli stranieri o accogliendo i senza fissa dimora vicino San Pietro. La grande sfida per i cristiani in Europa è accettare e accogliere gli stranieri. E sono sicuro che in futuro questo accadrà”.
Il cardinale ha poi commentato la recente intesa e la ripresa dei rapporti diplomatici con l’Eritrea: “L’Etiopia – ha proseguito il card. Souraphiel – può essere un modello di rispetto tra gli uomini per tutta l’Africa. Non è facile perché una delle grandi sfide dell’Etiopia è la lotta alla povertà e alla disoccupazione. Più della metà della popolazione è rappresentata dai giovani. Molti ragazzi vogliono scappare da questa povertà per dirigersi in Europa, in Medio Oriente passando per il Sudan e la Libia. Alcuni partono anche verso il Sud Africa. L’importante è dare l’opportunità ai giovani di trovare lavoro dentro il proprio Paese. Bisogna cambiare la situazione interna affinché i giovani comincino ad amare questa terra. Con questa sfida spero che l’Etiopia possa diventare un esempio per l’Africa. L’Etiopia potrebbe diventare veramente la capitale dell’Africa. Adesso deve dare l’esempio di un Paese in pace. Solo con pace e stabilità tutto questo può avvenire. Speriamo che questo governo faccia questo”.
21 Gennaio 2019