Secondo Ryszard Kapuscinski – uno dei più importanti reporter del secolo scorso – il viaggio è una sorta di virus, “una malattia sostanzialmente incurabile” per chi ne è affetto. Ma, naturalmente, non tutti i viaggi sono uguali e non tutti i viaggiatori partono spinti dalle stesse motivazioni. Complice anche la pandemia da Covid-19, il turismo in questi anni sta mutando forma: il viaggio, soprattutto per i più giovani, deve essere all’insegna dall’autenticità e della sostenibilità (anche economica). Insomma, la parola d’ordine è “lentezza”. Ecco che, in quest’ottica, un’esperienza come quella del pellegrinaggio diventa occasione di scoperta, riflessione e ricerca interiore. E se nel corso degli anni il cammino di Santiago si è imposto come meta di punta per questo genere di viaggio, di recente anche molti degli antichi sentieri italiani si sono ripopolati di pellegrini. Su tutti la via di san Francesco, che sorge sulle strade percorse nel XIII secolo dal poverello di Assisi. I dati, in tal senso, certificano l’aumento esponenziale di pellegrini tra l’Umbria e la Toscana con un +26% di camminatori sui sentieri francescani rispetto agli anni precedenti la pandemia. Solo nel 2023 oltre 4.200 viaggiatori hanno raggiunto la Statio Peregrinorum di Assisi con lo zaino in spalla e la credenziale in mano.

Ma quali sono le ragioni che spingono le persone a intraprendere un pellegrinaggio? Cosa muove i loro passi e cosa sperano di incontrare in questa forma così semplice (ma al tempo stesso così introspettiva) di movimento? Nel documentario “Camminanti. Racconti di pellegrini sulla via di san Francesco” a rispondere sono proprio i viaggiatori che da La Verna raggiungono Assisi a piedi. Insieme alle loro testimonianze, la voce del giornalista e scrittore Paolo Rumiz ci condurrà lungo le tappe del cammino raccontandoci perché l’essere umano sente il bisogno di muoversi lentamente e di riscoprire il contatto con la terra che scorre sotto i piedi. Custodi, ospitalieri e volontari che dedicano la loro vita all’accoglienza dei pellegrini lungo la via di Francesco sono testimoni diretti di un’umanità in cammino che transita per eremi e santuari lasciando traccia del proprio passaggio e delle proprie domande: le voci di religiosi come don Claudio Ciccillo (eremo del Cerbaiolo), fra Francesco Brasa (santuario de La Verna) e fra Rafael Normando (responsabile per la basilica di san Francesco ad Assisi), ma anche di laici come Andrea Coltellini (eremo del Buon Riposo) e Federico Bosi (pieve dé Saddi) impreziosiscono il documentario offrendo il punto di vista di una Chiesa che si fa prossima aprendo le porte dell’ospitalità in maniera gratuita.

2 Aprile 2025