Retroscena: Laura Morante e Giorgio Barberio Corsetti
Laura Morante, autrice e interprete di un testo dedicato alla stella del teatro ottocentesco Sarah Bernhardt e Giorgio Barberio Corsetti, regista di La metamorfosi di Franz Kafka, finalmente in scena dopo la sospensione imposta dalla pandemia la scorsa stagione, sono i protagonisti del nuovo appuntamento di Retroscena – i segreti del teatro il programma di Michele Sciancalepore in onda martedì 22 febbraio ore 23.15 su Tv2000.
La prima parte di Retroscena vede protagonista Laura Morante l’indimenticabile protagonista dei film di Nanni Moretti, ma anche regista e scrittrice, che torna a teatro come autrice e interprete dello spettacolo Io Sarah, io Tosca dedicato alla figura leggendaria dell’attrice Sarah Bernhardt, detta “la divina”. Una ricostruzione immaginaria della vita di questo personaggio misterioso e spregiudicato colto nel momento in cui si prepara a interpretare il personaggio di Floria Tosca, nel dramma che Victorien Sardou aveva scritto per lei e che successivamente Giacomo Puccini renderà immortale con la sua opera lirica. A dialogare con la Morante in scena, il piano della giovane musicista Chiara Catalano, in un flusso continuo di recitazione, azione e musica. “Lo spettacolo procede con un progressivo disvelamento della personalità di Sarah e delle sue fragilità, così come le vedo io” dice a Retroscena la Morante, che confessa di ispirarsi nel suo lavoro a un ideale di ricerca della verità, ispirata alla frase di Cechov “L’arte non tollera la menzogna”.
Nella seconda parte del programma ci immergiamo nel mondo di Franz Kafka attraverso il racconto e le suggestioni visive del regista Giorgio Barberio Corsetti che con la messinscena di La metamorfosi arriva sul palcoscenico dopo le prove a porte chiuse della scorsa stagione. La storia raccontata è quella di Gregorio Samsa, un tranquillo commesso viaggiatore che una mattina si sveglia e si scopre trasformato, nel suo letto, in un enorme scarafaggio. Conseguenze di questo terribile mutamento sono la depressione e l’alienazione, ma anche la separazione e il distanziamento da parte della famiglia. Situazioni e concetti tristemente familiari durante la pandemia. “In effetti – svela Barberio Corsetti a Retroscena – la scelta di allestire La metamorfosi scaturisce dal desiderio di comunicare, attraverso il teatro, la portata quasi profetica e universale del testo di Kafka pubblicato nel 1915. La ripugnanza, la maldicenza, l’incomprensione e l’incomunicabilità che affliggono Gregorio, rischiano di travolgerci anche oggi, soprattutto se non ne siamo consapevoli”.
Al termine della puntata la sand artist Gabriella Compagnone e la rubrica CheTeatroFa, la mappa delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile Meteo.
18 Febbraio 2022