Today: un anno di guerra
Dall’invasione russa è passato un anno terribile, che ha quasi distrutto l’Ucraina, ha messo a dura prova tutta l’Europa e ha avuto ripercussioni in tutto il mondo,. Ma la fine, dopo migliaia di vittime e milioni di sfollati, non sembra ancora vicina. È questo il tema di Today, l’approfondimento di Tv2000 sull’attualità internazionale condotto da Andrea Sarubbi, in diretta sabato 25 febbraio a partire dalle 15.15.
Con il viaggio di Biden a Kiev e il suo discorso a Varsavia poche ore dopo quello di Putin a Mosca, l’Ucraina è tornata al centro dell’attenzione mondiale, nella settimana del primo anniversario dall’invasione russa. Un anniversario segnato anche da commemorazioni e appelli alla pace, in varie parti del mondo, mentre purtroppo morte e violenza continuano a segnare le ore in un Paese ormai allo stremo. Questo anno di guerra – che ha causato circa 250 mila morti e prodotto danni per 136 miliardi di dollari, una cifra paragonabile al PIL del Marocco – ha lasciato ferite profonde in Ucraina – come racconta a Today il reportage dell’inviato di Tv2000 Vito D’Ettorre tra gli orrori di Kharkiv e di Izium – ma non ha tolto alla popolazione l’orgoglio e la voglia di resistere. I russi che se lo possono permettere, invece, cercano di lasciare il proprio Paese o di acquisire un passaporto europeo, per recuperare la libertà di movimento nell’area Schengen e per sfuggire alle sanzioni: lo illustra il reportage di Jérôme Galichet da Malta, dove le pratiche della cosiddetta “cittadinanza tramite investimento” hanno avuto un’impennata di richieste russe dall’inizio della guerra. A discutere di questi temi, in studio con Andrea Sarubbi, Emiliano Bos, giornalista di RSI-Radiotelevisione Svizzera, appena tornato dall’Ucraina. Arricchiscono il dibattito le testimonianze da diversi Paesi, che in un modo o nell’altro hanno a che fare con il conflitto: oltre a Ucraina e Russia, anche Polonia, Stati Uniti e Cina.
Anticipazione 4 marzo
Donne che si dimettono da ruoli apicali, come è successo nelle ultime settimane, per dedicarsi a progetti di vita diversi. Altre che invece combattono per conquistare uno spazio pubblico in società maschiliste. Anche sulla parità di genere, il mondo è spaccato in due. E il destino di una donna, molto più di quello di un uomo, dipende dal posto in cui nasce.
23 Febbraio 2023