Nove documentari a tema sociale e religioso il giovedì su Tv2000. In seconda serata, a partire dal 9 marzo. 

Calendario e sinossi:

9 marzo
Le acrobate
Regia di Gaia Capurso

Il documentario è incentrato su due donne che hanno fatto della cultura e della resilienza due punti di forza del loro modo di vivere. Sono riuscite a scardinare pregiudizi e cliché.
Teresa Buongiorno ha lavorato sin dagli anni cinquanta nelle vesti di giornalista e di curatrice di programmi televisivi Rai rivolti ai più giovani, collaborando con personalità del calibro di Gianni Rodari, Emanuele Luzzati e Marcello Argilli. Ha pubblicato un dizionario della fiaba e un dizionario di letteratura per ragazzi, punti di riferimento fondamentali per genitori e insegnanti, e numerosi romanzi storici, per i quali ha ricevuto diversi riconoscimenti.
Rosa Giancola è balzata agli onori della cronaca nazionale qualche anno fa, diventando simbolo di resistenza e resilienza, quando, all’interno della fabbrica Tacconi sud di Latina, era a capo di quella che è diventata la più lunga occupazione femminile della storia italiana. Il suo contributo fondamentale alla battaglia per i diritti si è declinato anche in un emozionante diario intimo della crisi, che ha condiviso su facebook, diventando modello e simbolo di una resistenza tutta al femminile che ha scardinato i luoghi comuni e ha coinvolto emotivamente, oltre a molti altri lavoratori in difficoltà, un pubblico variegato che ha potuto seguire la storia attraverso i social. Rosa, insieme alle sue colleghe, ha poi vinto la battaglia legale vedendo riconosciuto il diritto al lavoro e ha vissuto per cinque anni l’esperienza di consigliere regionale della regione Lazio. Ripercorrendo la sua incredibile storia, proviamo a fare una riflessione sul percorso che l’ha portata da una fabbrica tessile alle prime pagine dei giornali e a diventare protagonista dei talk-show nazionali, grazie al potere delle parole e delle emozioni, che hanno fatto di lei il simbolo di una rivoluzione tutta femminile in un ambito che di solito vede protagonisti solo maschili.

16 marzo
Le acrobate 2. L’arte di rimettersi in cammino
Regia di Gaia Capurso

Un documentario che racconta una Rinascita. E’ la storia di donne, che dopo un faticoso percorso per uscire dalla violenza, riprendono in mano la loro
vita imparando un mestiere diventando imprenditrici di loro stesse attraverso un virtuoso progetto di economia circolare.
“Acrobate, l’arte di rimettersi in cammino” racconta la nascita di La.b una impresa tutta al femminile che realizza borse, accessori e complementi di
arredo utilizzando la pelle di bufala con lo scopo di potenziare il legame territorio-persone. Focus del progetto è proprio la persona, attraverso un
processo di empowerment che miri a integrare il concept sociale con una visione imprenditoriale: saper Essere per saper Fare.

23 marzo
Antonio Rosmini. Pensatore e profeta
di Marco Finola

Connettere tradizione e modernità è sicuramente una delle sfide centrali del nostro tempo. Come pochi altri pensatori, il grande intellettuale dell’800, Antonio Rosmini (1797-1855), filosofo e teologo, statista e fondatore di un ordine, patriota dell’unità nazionale italiana e di una Chiesa riformata secondo i suoi principi spirituali, ci può essere di grande aiuto.

 

30 marzo
Il Redentore di Rio
Regia di Henri Guereschi

Il Cristo Redentore ha superato i 90 anni. Simbolo universale che va ben oltre la fede cristiana, conquista i cuori di tutto il mondo, avendo al suo fianco presenze illustri ed emblematiche come il Colosseo, la Torre Eiffel o la Statua di Libertà.
Grandi personalità del mondo sono già state ai suoi piedi: i papi Giovanni Paolo II e Francesco, Albert Einstein, il principe Carlo e la principessa Diana, il presidente Barack Obama. Anche artisti come Madonna, Rihanna, John Travolta e tanti altri. Ci sono poi le 800.000 persone che la visitano ogni anno, di cui più della metà stranieri.
Nel documentario un focus anche sul progettista, lo scultore francese Paolo Landowski, e tante interviste, immagini attuali e immagini d’archivio, in un viaggio attraverso il simbolismo di questo Cristo che oltre ad avere un significato religioso, ha una dimensione umana, sociale e politica.
E poi le storie attorno a questo grande monumento, come quella di Rubens, proprietario del chiosco Paineiras, o della guida João Cristóvão, che ha sostenuto la sua famiglia per anni esclusivamente con questa professione.

 

 

13 aprile
Li chiamano caminantes
Regia di Oreste Bocco

 

Il Venezuela vive una crisi economica e politica gravissima. Dal 2015 oltre sei milioni di venezuelani (dati UNHCR) hanno lasciato il paese per scampare alla fame, alla miseria e alla repressione politica. La gran parte sono andati via e continuano a fuggire attraversando la frontiera con la Colombia.

Viaggiano soprattutto a piedi, per questo li chiamano “caminantes”. I più fortunati con vecchie scarpe da ginnastica, ma la maggior parte dei profughi affronta il lungo viaggio in infradito, ciabatte e indossando indumenti estivi. Attraversano valichi di montagna, oltre i 4.000 metri con temperature anche sotto lo zero e camminano per centinaia, migliaia di chilometri.
Raggiungono Perù, Ecuador, Brasile, Cile e poi tutto il mondo. È una grave crisi umanitaria, che si ripercuote in tutto il Sud America. Giovanni Bocco percorre la frontiera fra Colombia e Venezuela, documentando la terribile realtà in cui vivono gli esuli venezuelani, l’aiuto umanitario delle diocesi, delle organizzazioni cattoliche e laiche e delle singole persone, soprattutto in Colombia.

20 aprile
Sul sentiero blu
Regia di Gabriele Vacis

L’avventura fisica e spirituale di un gruppo di ragazzi con sindrome autistica ed educatori che decidono di intraprendere “il viaggio”. Insieme percorrono, nella primavera del 2021, 180 chilometri sulla via Francigena per giungere a Roma dove incontreranno Papa Francesco.

Un viaggio, una vera e propria avventura, la prima della vita per i protagonisti, alla scoperta della propria indipendenza. Dalla preparazione atletica fino ad arrivare alla meta il documentario racconta i ragazzi in un percorso di crescita personale, tra fatica, divertimento, relazioni, scontri, innamoramenti e spiritualità.

 

27 aprile
Santa subito
Regia di Alessandro Piva

Bari, la fine degli anni ‘80. Santa Scorese ha meno di vent’anni, e come ogni ragazza custodisce sogni e apprensioni che affida al suo diario personale. In lei ardono fede cristiana e fame di vita: è ferma nel voler assecondare la sua vocazione spirituale e prendere i voti, ma prima dovrà terminare gli studi universitari, come ha promesso a suo padre.

Qualcuno però si intromette tra Santa e le sue aspirazioni. Uno squilibrato che la nota negli ambienti parrocchiali prende a farle appostamenti, a inviarle lettere deliranti, a pedinarla ovunque per tre lunghi anni, proseguendo di fatto indisturbato nonostante le ripetute denunce.

Il 15 marzo del 1991, davanti al portone di casa, tredici coltellate mettono fine alla vita di Santa sotto lo sguardo impotente dei suoi genitori. 

 

 

4 maggio
I nostri
Regia di di Marco Santarelli. 

L’esperienza di un gruppo di otto giovani – quattro ragazzi e quattro ragazze – quasi tutti studenti universitari di facoltà ad indirizzo umanistico, sociale o educativo (19-29 anni), coinvolti in un progetto di ricerca sul mondo elle comunità religiose che popolano la loro città, Bologna. Una realtà spesso invisibile e composta prevalentemente da immigrati provenienti da tutto il mondo, che rappresentano uno spaccato vivo dell’Italia di oggi, molto più vicino e presente di quanto immaginiamo (la città di Bologna ospita più di 60.000 stranieri di 149 nazionalità, tra le più alte percentuali in Italia).
Il documentario segue nella sala studio della chiesa universitaria di San Sigismondo (nel cuore della zona universitaria di Bologna), le discussioni del gruppo, facendo emergere le differenze culturali e di credo di ciascuno di loro (Cosa significa oggi credere e avere una fede, per la propria identità personale e collettiva?). I momenti di riflessione e confronto interno al gruppo, sono scanditi dagli incontri con le comunità e le loro guide spirituali, nei luoghi di culto più ordinari e in quelli più nascosti e improbabili (garage, capannoni industriali, alberghi).

 

11 maggio
Fratelli tutti
Alessandro Galassi

Il mondo è in frantumi, la fraternità spezzata dal moltiplicarsi dei muri fisici, economici, legali. Mai come ora l’ecologia – intesa come relazione tra essere umano e natura – è ferita.
Questo tempo di crisi è, però, tempo di sogno.
E’ tempo di mettersi in cammino come discepoli missionari per annunciare con la vita la Buona Notizia del Regno. Un compito affidato a tutti i battezzati come ha insegnato il Concilio Vaticano II e ci hanno ripetuto il Documento di Aparecida e papa Francesco. Donne e uomini in pellegrinaggio sulle vie del mondo: sulle strade affollate delle grandi metropoli come sui viottoli sterrati dei villaggi remoti del Sud del mondo.

Attraverso tre storie, il documentario racconta chi ha scelto di farsi missione, incarnandosi nei popoli e camminando con i popoli e per i popoli del pianeta. Spostandosi dal Brasile alle Filippine, “Fratelli tutti” si sofferma sulle “soglie” fra luogo e non luogo. Fra la realtà, spesso tragica, dei luoghi dove si “ammassano gli scarti” del nostro modello socio-economico, e l’utopia quotidiana di quanti, come i missionari, non si rassegnano alla dittatura dell’esistente ma hanno il coraggio di piantare semi di bene.

Padre Dario Bossi, padre Simone Piccolo e padre Alvar Sanchez sono tre volti concreti e attuali della missione samaritana a cui papa Francesco, in “Fratelli tutti”, non si stanca di esortare il popolo di Dio.

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6 Marzo 2023